Eccoci qua, ancora una volta, riuniti e rinnovati. Perchè sì, dopo un anno di stop forzoso, il Progetto Mandela riapre i battenti e lo fa con il botto: torna operativo il Laboratorio di Musica!
Un laboratorio storico che, purtroppo, da qualche anno siamo stati costretti a sospendere, un progetto creativo rivolto sia ai musicisti sia a chiunque, più semplicemente, desidera entrare in contatto con una forma di espressione e comunicazione che il Progetto non poteva più tralasciare. Il nostro scopo è, infatti, quello di comunicare, sensibilizzare, trasmettere un messaggio, ed esiste forse un linguaggio più diretto ed universale di quello musicale? Quest’anno, quindi, siamo felici di invitarvi tutti a partecipare! Prerequisiti richiesti? Pochi ma fondamentali: creatività, voglia di fare e amore per la musica!
Il Laboratorio di Musica si riunisce tutti i lunedì dalle 16.30 alle 18.30 presso la sede del Progetto in via Camporeali, 1 (locali del liceo scientifico Galilei). Come per gli altri organizzati da Progetto Mandela, lo scopo ultimo del laboratorio è quello di contribuire alla realizzazione dello spettacolo teatrale, conclusivo del Progetto, che sarà messo in scena nel periodo di aprile. Il Laboratorio di Musica, in particolare, si occupa della composizione di quella che diverrà la colonna sonora della rappresentazione e che sarà poi eseguita dal vivo dagli stessi partecipanti al laboratorio.
Il Laboratorio di Musica ha già cominciato a riunirsi a partire da martedì 17 novembre, ma siete ancora in tempo per iscrivervi. I primi incontri, infatti, in attesa dell’elaborazione del testo dello spettacolo da parte del Laboratorio di Drammaturgia, serviranno a conoscersi, a valutare le abilità di ogni partecipante, a suonare insieme e, in sostanza, a “fare gruppo”, a creare quel clima di intesa e coesione indispensabile per la buona riuscita di un qualsiasi progetto e specialmente in vista di una performance musicale! Una volta ultimata la scrittura della sceneggiatura dello spettacolo, il laboratorio inizierà a lavorare alla composizione della vera e propria “suondtrack” più adatta ad accompagnare la storia che verrà messa in scena. E una volta terminata la fase creativa? Bhè, siamo certi che nessuno vorrebbe arrivare impreparato al giorno dello spettacolo… si entrerà quindi nel periodo delle prove!
Il tema scelto per lo spettacolo di quest’anno, vistane la grande attualità, è quello della migrazione e dei “viaggi della speranza”, il lavoro del laboratorio sarà quindi focalizzato sul Ritmo, elemento basilare e preponderante in buona parte delle culture musicali dei popoli maggiormente coinvolti nel fenomeno dell’emigrazione/immigrazione. A coordinare l’attività quest’anno sarà Lorenzo Francioli, musicista che, fra le sue prime esperienze live, annovera proprio quelle come partecipante al Laboratorio di Musica di Progetto Mandela. Ricordando quegli anni dice: “E’ stata un’esperienza molto importante, che anche per il mio percorso “professionale” ha significato molto… una delle mie prime esperienze musicali live è stata proprio suonando al primo spettacolo che ho fatto, “Obiezione vostro onore”… ricordo ancora le gambe che mi tremavano trovandomi a suonare davanti al Teatro Verdi pieno! Ovviamente non è stato importante solo per quello, ma anche per il significato stesso del Progetto, per le amicizie fatte tra i camerini… Come funzionava il laboratorio? Beh, non c’è sostanzialmente una risposta univoca… cambiava da spettacolo a spettacolo. Il discorso della musica in teatro è una cosa delicata: tu non sei lì per fare un concerto, ma la musica deve sempre confrontarsi, almeno per quella che è la mia seppur non grandissima esperienza, (ho 23 anni, ancora molto devo imparare! Eheh), con ciò che succede sul palco… spesso è un elemento anche portante, quasi un personaggio, ma non deve sovrastare l’azione che si svolge sul palco”.
Riguardo al suo ruolo di quest’anno come coordinatore: “Si parla di immigrazione, quindi di persone che vengono da culture in cui il ritmo è l’elemento principale delle culture musicali. In particolare, la cosa bella che mi piacerebbe fare è rendere il Ritmo non necessariamente solo con le percussioni, elemento primario del “fare ritmo”, ma anche su altri strumenti… questo sostanzialmente perchè ogni strumento può fare Ritmo, che d’altra parte è uno degli elementi principali del fare musica”.
Eleonora Landi