Un qualche onesto divertimento

La fine della Pandemia, o meglio, il suo affievolirsi segna per il Progetto Mandela un nuovo slancio e un rinnovato impegno per la città. Durante i mesi di forzatamente ridotta attività si è molto ragionato sul ruolo che un’associazione come Progetto Mandela  ha nella scena culturale della propria città, nella quale da oltre 30 anni si esprime con una sua voce ben definita e caratterizzata. I nuovi e sempre più gravi problemi politici, economici, culturali e di identità  che la città sta affrontando, o meglio, non sta affrontando da qualche anno a questa parte, devono diventare centrali nelle azioni. Nasce dunque, accanto ai tradizionali laboratori per i giovani e le attività del Centro per i Diritti umani, una manifestazione che coinvolge fortemente la cittadinanza e che affronta il tema della cultura e del teatro a Terni.  “Un qualche onesto divertimento” diventa un’indagine storica, una mostra, uno spettacolo,  un’archivio, una provocazione pubblica sulla visione di città. Un forte coinvolgimento della cittadinanza sia nella realizzazione che nella fruizione e una grande rete di collaborazioni rendono la manifestazione un punto di partenza per nuove modalità di fare cultura da immaginare e realizzare. 

Arriva al debutta al festival Narni Città Teatro lo spettacolo vincitore del bando Wikimedia Teatro “Breaking the Lady” che verrà poi ripreso nell’autunno seguente a Terni.  Lo spettacolo affronta le tematica attualissime dell’open source, dell’intelligenza artificiale e della proprietà di dati, diritti d’autore e brevetti.

La collaborazione con l’Archivio di Stato produce una mise en space su Nera Marmora e Erminia Frezzolini. Progetto Mandela viene inoltre coinvolto in un progetto europeo Erasmus+  da titolo “Emotionarte” che pratica l’inclusione attraverso le arti. 

L’associazione si muove tra i temi a lei più cari legati ai diritti e l’impegno per il rinnovamento culturale della propria città.