2005-2006

Attività 2005-2006

LABORATORI
Drammaturgia e Regia
Scenografia e Costumi
Recitazione
Musica
Pubbliche Relazioni
Fotografia digitale
Coordinatori:  7
Partecipanti: ca. 152 

SPETTACOLI PRODOTTI

“Wiro Ki Moo-Le bambine tra i soldati”
Storie dall’Africa di ragazze tra armi e schiavitù.
Centro Diritti Umani
Debutto: Teatro Verdi 7 dicembre
Repliche: 1

“Porrajmos”
Lo sterminio dimenticato
Centro Diritti Umani
Debutto: Teatro Verdi 27 gennaio
Repliche: 3

“Obiezione, Vostro Onore – ovvero, dell’orrenda accusa a Scienza, spudoratamente trascinata in giudizio”
Spettacolo conclusivo dei laboratori di Progetto Mandela
Debutto: Teatro Verdi 4 aprile
Repliche: 4
Totale spettatori: ca. 4400

CORSI
“Lungo cammino verso la libertà”
Corso introduttivo alla conoscenza dei diritti umani e delle loro violazioni
18 incontri settimanali per studenti delle classi V degli istituti superiori e per insegnanti 
a partire da ottobre
Partecipanti 145

SAGGIO

“La Scienza nella drammaturgia del ‘900”
Teatro G. Galilei 27Gennaio

INCONTRI

“L’antisemitismo nazista”
Teatro G.Galilei in occasione della giornata della Memoria

LETTURE

Un caso di Inquisizione a Narni – Giordano Bruno
Chiesa di San Domenico- Narni 10 novembre

“Caccia alle streghe”
In occasione della conferenza presso la Sala Laura,“Siviera”, Terni,  4 marzo 2006

La nascita della Repubblica
Biblioteca comunale di Terni 1° giugno in occasione del 60° anniversario della Costituzione Italiana

SCENEGGIATO RADIOFONICO

Nelson Mandela: Detenuto 466/67
radiodramma in 10 puntate dedicato alla vita di Nelson Mandela. 
Trasmesso da Radio Galileo da aprile 

TRASMISSIONI RADIO
“Allarmi siam razzisti” 16 trasmissioni a Radio Galileo

INTERAZIONE CON I PROGRAMMI CURRICOLARI

Adozioni di testi, materiali.

PATROCINI E COLLABORAZIONI
Comune di Terni
Provincia di Terni
Associazione Per un sorriso Monica De Carlo
Associazione Civiltà Laica
Istituto Musicale Pareggiato Briccialdi

Scienza e morale

Il problema del rapporto tra  scienza, morale e  religione è tornato prepotentemente sulla scena culturale e politica con le scoperte della genetica, ma ha radici lontane: è nato insieme alla nascita della scienza moderna.

Il Progetto Mandela, sempre sensibile alle istanze più urgenti della nostra società e da sempre centrato sui diritti di libertà, ha ritenuto la libertà di ricerca scientifica un problema di grande attualità e di grande spessore filosofico-culturale.

Forte di questa convinzione, ha deciso di dedicare lo spettacolo finale dei laboratori di quest’anno ad alcuni momenti storici, nei quali le scoperte scientifiche hanno determinato o stanno determinando cambiamenti radicali nella visione del mondo e dell’uomo.

Le scoperte sempre più straordinarie della genetica ripropongono il problema: alla scienza tutto è permesso o la ricerca scientifica deve sottostare a dei limiti? E questi eventuali limiti chi deve porli? Lo Stato? La religione? La morale? Quale morale? Gli scienziati stessi?

Non è un problema di poco conto e inoltre è del tutto nuovo: non si tratta più di stabilire quale visione del mondo, non si tratta più di controllare una forza distruttiva, ora si tratta della possibilità di andare a modificare il patrimonio genetico dell’uomo stesso. A fin di bene per curare le malattie o per manipolare e clonare l’uomo? E ancora: lo sviluppo tecnologico ci sta rendendo sempre più schiavi delle macchine o saranno proprio le macchine, la robotica, l’informatica un grande strumento di potenziamento e di liberazione dell’uomo?

Si rende dunque necessaria una riflessione sul valore ineliminabile della libertà di ricerca scientifica e contemporaneamente sui suoi eventuali limiti, convinti come siamo che la libertà in tutti i campi non può trovare limiti che nella propria responsabilità.

Il Centro per i diritti Umani dedica la giornata della memoria al PORRAJMOS, lo sterminio dimenticato dei Rom e dei Sinti, e produce, in collaborazione con Progetto Mandela e l’Associazione “Per un sorriso, Monica de Carlo” uno spettacolo sulle bambine soldato per una raccolta di fondi per progetti umanitari.